D.P.A.P. Da Piazza a Piazza - 8/9 maggio 2010

Bar, Pasticcerie, Forni: amici o nemici?

Fino a due anni fa questi luoghi erano per me dei templi nei quali esternare la mia attività sacerdotale. Poi in preda ad una crisi mistica o rivalutato la mia fede e ho cambiato decisamente religione.
Infatti devi sapere che...>>


Infatti devi sapere che questi luoghi esercitavano in me un'attrazione fatale alla quale era praticamente impossibile resistere. Facevo il mio primo ingresso nel bar appena uscivo di casa.

Insieme al cappuccino abbinavo un tramezzino o un piccolo sandwich pieno delle peggio cose, seguito poi da un bel cornetto ripieno di crema o marmellata.

E questo era il primo round. Si perchè a metà mattina scattava il secondo round che prevedeva una puntatina al forno più vicino nel quale attingere pezzi di focaccia, pizza, schiacciatine ripiene ecc.

Puoi immaginare gli effetti collaterali di questa alimentazione sregolata.

Infatti per quanto mi riguarda, devi sapere che a fine giornata questo rimescolamento gastronomico finiva per provocarmi malesseri continui allo stomaco, palpitazioni, insomma un peggioramento tangibile e continuo.

Ma analizziamo un attimo quello che possiamo trovare di consono dentro un bar o una pasticceria.

Partiamo dalla colazione. Per quanto riguarda il reparto dolce, la scelta si fa critica e particolarmente difficile. Le paste dolci sono infatti un ricettacolo perfetto di zuccheri, grassi (spesso di dubbia provenienza) per non parlare dei vari conservanti o coloranti che vengono spesso aggiunti nella lavorazione.

Il discorso non varia tanto se ci avviciniamo alle pasticcerie artigianali. Anche qui infatti le materie prime utilizzate non danno sufficienti garanzie in quanto è quasi impossibile trovare laboratori che utilizzano il burro al posto della margarina o di altri preparati industriali usati come base pasticcera.

Quindi pollice verso verso il banco della pasticceria dolce!

Si lo so che questo ti può fare trasalire, ma purtroppo bisogna guardare le cose per quello che sono e il primo passo da fare per attivare al meglio la tua salute è proprio rinunciare senza se e senza ma ai "piaceri" del dolce...

Non dirmi che anche tu sei di quei podisti che prima della gara o dell'allenamento domenicale si danno appuntamento al bar lungo la strada e con la scusa del carico glicemico si sparano nello stomaco le peggio porcherie?

Per l'ora di pranzo le cose cambiano a patto che si evitino piatti "dubbi" cucinati con abbondanti salse, soffritti ecc. Meglio ordinare un petto di pollo alla griglia accompagnato da verdure lesse senza condimento e questo perchè il condimento lo devi mettere tu per garantirti il giusto apporto di olio e sale con i quali non devi esagerare.

Preferisci sempre un'insalata, pomodori, finocchi, radicchio alla quale puoi aggiungere un uovo sodo, del tonno (meglio se al naturale). Meglio rinunciare alle olive in quanto aggiungono grassi che già assumi con l'olio del condimento.

Nel pomeriggio stesso discorso della colazione a parte un bicchiere di latte non hai molti motivi per entrare in un bar.

Stai attento anche ai vari caffè e soprattutto allo zucchero che ci metti dentro, se puoi cerca di abituarti ad eliminarlo o a sostituirlo al limite con il fruttosio (evita i dolcificanti sempre e comunque).

Nei Forni la musica cambia di poco.
Focacce affogate nell'olio, pizze piene di dubbia mozzarella, sale in abbondanza, zucchero...

"ATTENZIONE" Nei forni molto spesso al posto dell'olio extra vergine d'oliva si usa l'olio d'oliva e quindi un prodotto di qualità inferiore.

Un ultima raccomandazione: nei pubblici esercizi è fatto d'obbligo per i gestori, esporre il cartello con gli ingredienti usati per confezionare i prodotti.
Prova a leggerlo per curiosità, scoprirai con sorpresa quanti ingredienti poco salutari vengono usati nella lavorazione e forse questo dovrebbe aiutarti a fare una scelta più consapevole per il tuo benessere.

Nessun commento:

Posta un commento